Un film intenso, degno di rispetto, con una fotografia emozionante.
Dopo anni e generazioni di serie TV dalle trame scadenti e interpretazioni da mercato del sabato, si sentiva la mancanza di una palette di colori ben studiata. La trama è ben costruita, per quanto questo sia ovviamente possibile nel trasporre dal libro al grande schermo.
Le interpretazioni di Dustin Hoffman, Valentina Bellè e Toni Servillo sono impareggiabili, impeccabili. I tre protagonisti si spartiscono la scena in un fluire di fatti ed eventi che si concatenano con armonia e precisione cronografica. Piacevole, molto piacevole, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di un thriller che definiremmo “pesante” e dai tratti graffianti, aggressivi ma la recitazione elegante di Dustin Hoffman, quella melodiosa di Toni Servillo e ispirata di Valentina Bellè rendono la vicenda tangibile, reale. Per questo ci si trova in attimi in cui si soffoca per il fumo a tavola e si crede di poter sentire l’umido della giacca o l’olezzo dei capelli sudati e arsi dal sole, nonché dal sovrappeso goffo dei movimenti del nostro detective stanco e provato dalla vita.
Un film ben costruito, che, per quanto l’intreccio narrativo mescoli abilmente le carte del susseguirsi di eventi in modo. almeno apparentemente, svincolato dal tempo, ha un suo inizio, un suo centro ed una sua fine.
Difficile da comprendere, a tratti, e si rincorre lo svolgersi degli eventi con considerazioni e sillogismi per non perdersi i significati. Ottimo il simbolismo.