Lo Squalo è stato il primo di una serie di quattro film che hanno rivoluzionato l’idea di paura nel cinema. Ancora oggi è un film consigliato alle nuove generazioni che non hanno avuto il provilegio di una prima al cinema.
La trama, o vicenda è semplice ma non per questo noiosa, il ritmo è tenuto alto da un forte realismo della vicenda.
Una delle particolarità di questo film è il legame indissolubile della colonna sonara, con il suo tema inconfondibile, all’avvicinarsi delle scene caratterizate dall’attacco dello squalo. A differenza di quanto si possa pensare questo “avvertimento” dell’arrivo delle scene di paura non toglie suspence, emozione e sorpresa al film, tutt’altro, gli conferisce un inconfondibile carattere che costringe il pubblico a tenersi pronto sapendo che nel giro di qualche istante sopraggiungerà una paura a cui deve essere pronto.
Altra particolare buona caratteristiche del film, che non è stata in grado di sopravvivere al tempo che passa e all’evoluzione della cinematografia in questo settore, è il lento progredire della visibilità dell’antagonista, che in questo contesto è ovviamente lo squalo. Le prime scene non mostrano nemmeno l’ombra dell’animale costringendo il pubblico a ricorrere alla fantasia. Nulla di più azzeccato, la nostra fantasia ci conosce bene e sa di cosa abbiamo paura ed è intorno a quei significati che crea la prima ombra dell’antagonista. Il suo successivo apparire, prima in rapide successioni di fotogrammi che ne mostrano scuri particolari e poi in scene sempre più chiare permette al nostro cervello di miscelare la forma e paura originale alla forma reale dell’antagonista.
Lunghe scene di vita quotidiana alla luce del sole dell’isola incoraggiano il pubblico a “non vedere l’ora” che si giunga ad un’altra scena che possa mostrare l’animae e giustificare il costo del biglietto.
Non di poco conto è il fatto che Lo squalo (Jaws, 1975) è il secondo lungometraggio di Steven Spielberg come regista ed in questa produzione si percepisce il genio che il ragista sarebbe stato negli anni a venire.
Lo squalo (Jaws, 1975) è un film che non può mancare in videoteca, nei prossimi articoli scriveremo dei tre film che hanno avuto seguito al successo dei primo film che sia stato in grado di porre in acqua un valido concorrente del reale squalo bianco.
Nei successivi decenni sono stati fatti innumerevoli tentativi di riproporre la paura legata al grande squalo bianco sull schermo ma nessuno è stato in grado di eguagliare il risultato di Spielberg, anche e soprattutto perché il digitale ha di nuovo creato l’illusione che un’animazione avrebbe mai potuto superare la realtà di pupazzo di cartapesta molto ben fatto.